Sullo spirito critico

…è da uomo non addottrinato nella filosofia l’addossare agli altri la colpa dei travagli suoi propri, da mezzo addottrinato l’addossarla a se stesso, da addottrinato il non darla né a se stesso né agli altri. Epitteto – Manuale

 E’ sullo spirito critico, la capacità di giudizio insita in ogni persona. Sono tre stadi della consapevolezza, via via sempre più difficili da ottenere, crescere nel rapporto con gli altri significa intanto riconoscere gli altri come se stesso, perfettamente identici negli errori quanto nelle aspirazioni, dopodiché il passo successivo è riconoscere la relativa non sussistenza di alcuna colpevolezza. Non sei tu che mi hai fatto del male, non sono io a potermi fare del male, come è possibile? Semplicemente, non esiste alcun male, non c’è mai stato, non è previsto nell’ordine naturale del Cosmo che tutti, sempre, abbiamo la possibilità di seguire

 Gli uomini sono agitati e turbati, non dalle cose, ma dalle opinioni che hanno delle cose

 Credo fermamente, perché l’ho sperimentato, che comunque ogni azione tende al bene che è motore unico della realtà, un adultero? Mirava al piacere, che è un bene. Un assassino? Mirava al possesso, che è comunque un bene. Niente accade senza una tensione verso il bene, è importante riconoscerlo negli altri, in sé stessi, è importante imparare ad essere clementi, ma fermi nel discernere il Bene nel crogiolo illusorio del desiderio.

Pubblicato il 2 gennaio 2012, in Filosofia con tag , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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